coma

  • DIZIONARIO DE MAURO
    s.m.
    TS med., stato patologico simile a un sonno profondo, in cui si perdono coscienza, sensibilità, riflessi e mobilità mentre si conservano le funzioni vegetative (respirazione, circolazione, digestione e sim.): andare, entrare in c., finire in c., uscire dal coma, vari stadi del c.  

  • GARZANTI LINGUISTICA
    [...] Dal gr. kôma 'sonno profondo' s. m. [pl. -mi o invar.] (med.)  stato patologico di sonno profondo con perdita parziale o totale di coscienza, sensibilità, motilità e riflessi, mentre si mantengono le funzioni respiratorie e cardiocircolatorie: entrare in coma; uscire dal coma; coma reversibile, irreversibile, profondo.

  • DIZIONARIO ENCICLOPEDICO MEDICINA - LAROUSSE RIZZOLI
    dal greco Koma, sonno profondo, stato morboso caratterizzato da assopimento profondo, con perdita dello stato di coscienza, della sensibilità e della motilità volontaria e alteriazione delle funzioni circolatorie e respiratorie. [...] Si devono distinguere diversi tipi di perdita di coscienza: lipotimie e coma. Nelle lipotimie la mancanza dello stato di vigilanza dura da pochi istanti a pochi minuti; nel coma vero e proprio dura a lungo, spesso è irreversibilie, e può precedere il decesso del paziente. A seconda della profondità dell'assopimento si può avere: sonnolenza, sopore, e diversi tipi di coma, da quello cosidetto leggero, profondo, coma depassé ecc. Si ha coma profondo quando per esempio, sussistono ancora riflessi pupillari, coma depassé quando non esiste più riflettività e ogni apparenza di vita viene mantenuta con l'aiuto di mezzi meccanici. Il coma può fare seguito a una lesione organica dei centri nervosi di natura vascolare (emorragia cerebrale o meningea, rammollimento), infettiva (encefalite, meningite),  tumorale o traumatica; inoltre può derivare dall'alterato funzionamento delle cellule nervose in rapporto all'anossia, a un'intossicazione, a una carenza o a una perturbazione metabolica. [...] Per quanto riguarda il coma depassé c'è da aggiungere che viene svelato da areflessia totale, le pupille sono midriatiche come nel cadavere e la cornea appare appannata. La temperatura si abbassa progressivamente (35°C e anche meno). L'elettroencefalogramma risulta "piatto". Alcuni di questi caratteri, presi isolatamente, non permettono di affermare l'irreversibilità dei segni. Nondimeno l'unione di questi segni, allorchè siano numerosi e concordanti, autorizza a dichiarare la morte clinica e a permettere sia l'interruzione dei mezzi con i quali l'organismo è mantenuto in uno stato di vita biologica vegetativa, sia il prelievo di organi che continuano a funzionare che possono essere donati e proposti come innessti per le operazioni di trapianto di organi. In effetti la sopravvivenza può essere prolungata permettendo agli organi di mantenersi nel migliore stato di conservazione per aumentare le possibilità di successo dell'innesto che è stato trapiantato. Esistono comunque diversi protocolli opertativi raccomandati dal Ministero della Salute e che prevedono la presenza di diverse figure mediche (medico legale, anestesista ecc.) che devono ratificare lo stato di morte clinica e quindi autorizzare  l'espianto di organi a scopo di trapianto.  [...]